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Castello Scaligero di Villimpenta
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Comune di Villimpenta
Per informazioni: 0376 667508
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Il Castello di Villimpenta (MN) deve il nome ad una variante del latino Villa Picta, cioè città dipinta. La storia, o la leggenda, vogliono che la fortezza sia stata fatta costruire da Attila il terribile. Nel 1391 il Castello di Villimpenta, sino ad allora di proprietà degli Scaligeri, venne acquistato dai Gonzaga. In questa affascinante epoca sarà ambientata la Festa Medievale che celebra e rievoca i fasti dell’antico maniero. Per quattro giorni, dame e cavalieri, mercanti e popolani, falconieri e giullari, artigiani e arcieri, condurranno il visitatore nelle affascinanti atmosfere del XIV secolo. Il castello-recinto di Villimpenta, una delle più belle fortificazioni medievali della pianura Padana, nasce entro il 1047, come monastero fortificato, sede antica della Chiesa di Sant'Andrea, sotto il diretto controllo del monastero di San Zeno di Verona in zona prettamente paludosa . Successivamente i documenti attestano agli Scaligeri, all'inizio del Trecento una consistente opera di restauro, a cui si deve l'attuale assetto, legato alla tradizione dell'architettura fortificata veneta tassello del sistema difensivo fortificato che si estendeva, sin dal Medio Evo, dal Po fino al lago di Garda, tra Mantova e Verona. Nonostante gli interventi di restauro più importanti siano merito degli Scaligeri, viene da loro utilizzato per breve tempo. I Gonzaga, intuita immediatamete la valenza difensiva e territoriale del castello, lo fanno loro, ne fanno immediatamente un loro baluardo difensivo, lo dipingono con le loro insegne e ne mantengono un ferreo possesso fino alla fine della signoria. La costruzione della villa gonzaghesca ad esso adiacente ne è testimone. Entrando nel castellodopo aver attraversato un lungo androne si possono osservare le tracce del ' ponte levatoio' e le tracce dell'antica porta pusterla.Alla sinistra dell'ingresso rispetto all'osservatore, vi è una costruzione più recente che nel passato era adibita ad abitazione ai custodi, che il comune fece costruire nel 1713 entro il castello, a spese proprie, come prima osteria pubblica del paese , ed è documentato che nella prima metà del XVIII secolo il castello è ancora intatto. Il castello, è generato da una pianta pentagonale irregolare, della quale si conservano due torri poligonali ed una massiccia torre d'angolo, il mastio, storicamente riservato ad ospitare l'appartamento del capitano della guardia, alta 34 metri, che ne caratterizza l'imponenza e la solidità. Il lato lungo occidentale, con il mastio ed altre due torri si conserva quasi intatto, mentre degli altri lati restano i basamenti ed è dunque possibile individuarne per intero il tracciato. Nel 1967, nella muraglia di cinta di levante, vennero portati alla luce antichi graffiti cristiani, probabilmente riferibili all'esistenza di un antico oratorio di Sant'Andrea del Castello. Il recente restauro lo restituisce oggi al pubblico, dopo quasi mille anni di storia, più in forma che mai.

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