CANNETO SULL' OGLIO (Mantova) - Almeno per qualche mese, Canneto sull' Oglio, al confine fra le province di Brescia, Mantova e Cremona, torna ad essere il paese delle bambole. Un tempo, qui nascevano i «Cicciobello» e le altre compagne di giochi di generazioni di bambine. Ma anche se le fabbriche di giocattoli hanno tutte chiuso i cancelli, la tradizione si rinnova da domenica 28 settembre al 6 gennaio con «Atelier», terza collettiva nazionale di bambole d' artista. In esposizione, al Museo civico di Canneto, che ospita anche la Collezione del giocattolo Giulio Superti Furga (oltre mille bambole e giocattoli, dall' Ottocento ad oggi), un centinaio di pezzi unici, creati con una cura del particolare, dal viso ai vestiti, sorprendente, in materiali che vanno dalle resine sintetiche alla ceramica, dalla porcellana al legno e alla cartapesta. Una bambola d' artista sta insomma alla «Barbie» come il piatto di un grande chef (mettiamo la pluristellata Nadia Santini del ristorante «Dal Pescatore», che si trova proprio a Canneto) sta ad un cibo precotto. Le moderne «bambolaie» sono praticamente tutte donne e all' abilità delle mani coniugano la fantasia e la creatività della mente. Ogni bambola può richiedere oltre un centinaio di ore di lavoro e costare fino a qualche migliaio di euro. Ma per chi è affezionato ai vecchi giocattoli di un tempo, Canneto offre un' altra possibilità unica. Domenica, a partire dalle 9, in piazza Gramsci ci sarà infatti la decima edizione della «Borsa-scambio del giocattolo d' epoca e di modernariato». Si potranno insomma barattare o comprare vecchie bambole, cavalli a dondolo, soldatini di piombo e altri balocchi. Il Museo civico è aperto il sabato dalle 15 alle 19, la domenica e i festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Ingresso: 2,60/3,60 euro. Luca Angelini